giovedì 18 settembre 2008

Giornata Universale de l'Ozio. Per chi c'era (e anche per chi non).


E’ iniziato l’autunno

ma è un bel settembre.


Sorelle meravigliose,

amici fraterni,

piccole donne, minuscoli uomini,

animali di terra, di cielo e di lago,

popoli delle pianure,

genti dei deserti,

amanti della montagna,

pensatori di frodo,

testardi testati,

rivoluzionari non pentiti,

imprenditori liberati,

operai della creatività,

creativi della contabilità,

chitarristi viaggianti,

cuoche esorbitanti,

testardi costruttori di pace,

democratici delusi,

romane de Roma,

comaschi in coma,

torinesi metallare,

educatrici di se stesse,

lettori di tristezze,

arguti commentatori di facezie,

adulatori dell’amaca,

amiche della Tata,

nemiche del battipanni,

10 cose da fare prima dei 16 anni,

surfisti mancati,

Simoni Puppi,

Dari Bardellotti,

olmi, querce e betulle,

mamme delle stelle,

liberi liberatori liberati,

oziosi tutti,


IO VI AMO,

TUTTI.


Io mi strappo il cuore e ve lo mando via e-mail,

io vi dono i miei organi,

regalo il mio cervello alla scienza,

io vendo la mia anima all’ENEL per donarvi la luce in certi angoli oscuri, certe giornate buie,

io mi strappo tutti i denti e li metto in una maracas così che possiate ballare il cha cha cha delle vostre parole mai dette,

io vi dono la mia salute, il mio coraggio,

i miei ricordi,

le mie illusioni e i miei desideri,

i miei piaceri,

io vi regalo il piede sinistro di Maradona,

la mano destra di Jimi Hendrix,

il rovescio di Panatta,

lo sguardo di Ava Gardner,

le mani di Schiele,

le parole di Emily Dickinson,

gli occhi di Picasso,

le gambe di Valentina Tarquini Montasso (che è una mia amica che lascia stare...).


IO VI SPOSO TUTTI.


Io vi amo tutti, e tutti vi stimo,

farei subito un’altra festa dell’ozio domani, anzi oggi, stasera, adesso, da quanto è venuta bene e siete stati bravi,

verrei a prendervi ad uno ad uno a casa vostra e vi porterei in spalletta,

e poi vi imboccherei di cibi preziosi,

di musica e lettere sinuose,

di tempo ozioso.


IO VI VOGLIO BENE E VI RINGRAZIO.


Grazie.


Intimamente vostro

Marchese Guido Maria dei Farchioni.



Un grazie speciale a Emanuele U. che mi ha concesso la possibilità di utilizzare le sue sempre preziose parole.